L’ARRIVO A BERGAMO
Il 21 giugno 2019, Luis Muriel passava a titolo definitivo all’Atalanta di Gasperini, dopo l’esperienza alla Fiorentina nella seconda parte del campionato.
Il colombiano infatti era proprio tornato in Italia dopo due stagioni tra alti e bassi a Siviglia e, dopo le avventure al Ferraris e al Franchi, era giunto il momento della firma con la Dea.

IL PASSATO IN ITALIA
Per Muriel, l’approdo alla corte di Gasperini significa quinto club di serie A di cui ha potuto vestire la maglia, nel corso di 10 anni di carriera.
Il talento ex Siviglia infatti, è stato lanciato dal Lecce quando era giovanissimo, formando parte dell’attacco assieme al connazionale Cuadrado, con il quale ha trascorso la stagione 2011-12.
Successivamente le esperienze a Udinese, Sampdoria e infine lo spezzone con la Fiorentina.
MAI ABBASTANZA
Il giudizio su di lui era sempre lo stesso: giocatore talentuoso che alternava periodi di ottima forma a periodi di pessime prestazioni, non riuscendo mai a fare il “salto di qualità”.
Le sue prestazioni infatti non gli hanno mai permesso di giocarsi le carte con club di importanza mondiale, fino a quando a Bergamo non si sono ricordati di lui.

RITORNO DI FIAMMA
Una volta partito per Siviglia, in pochi qui in Italia si ricordavano Luis per le sue gesta e i suoi goal.
Nessuno poteva considerarlo un fenomeno, un fuoriclasse, perché non aveva lasciato il segno fino in fondo.
Quando però, a gennaio 2019, la Fiorentina decideva di acquistarlo, qualcosa è finalmente cambiato e Muriel ha potuto dimostrare tutto il suo valore.
Proprio in occasione della sua prima gara in maglia viola, l’ex Lecce si è fatto ricordare dall’Italia così:
LA CHANCE A BERGAMO
La chiamata dell’Atalanta è stato di certo il suo trasferimento più prestigioso da quando gioca a calcio, considerando il livello della rosa allenata da Gasperini negli ultimi anni.
La possibilità di giocare la Champions League accanto al suo compagno di reparto e connazionale Zapata non capita tutti i giorni.
Gasperini gli da massima fiducia, rendendolo micidiale in un’uscita dalla panchina: nel solo campionato, Muriel realizza 18 goal in 33 presenze, di cui 23 da subentrato.
ANNO NUOVO, STESSA STORIA
Stagione corrente, stessi risultati che, da qui al termine, potrebbero addirittura migliorare.
42 i minuti in campo in media la scorsa stagione, 41 quest’anno, in cui Muriel è andato a segno già 16 volte se contiamo anche lo splendido goal che ha realizzato ieri.
Il numero 9 segna un goal ogni 64 minuti e anche quest’anno ha collezionato più presenze da subentrato rispetto a quelle da titolare.
Numeri e statistiche mostruose che, a 29 anni, possono finalmente confermare il talento mostruoso di Muriel, che sembra aver trovato la propria dimensione ideale a Bergamo.
